Chi Siamo

L'Associazione Umanitaria PAIS ha ben poche risorse, se non la forza di volontà di alcuni aderenti. Per questo non si è data programmi di largo respiro, per essa oggettivamente utopistici, ma solo alcune concrete iniziative a favore dei bambini. Vengono invitati in Italia, ospiti di famiglie volontarie, gruppi di bambini di entrambi i sessi, dall'area di Chernobyl, bisognosi di cure in quanto vittime delle radiazioni sprigionatesi dallo scoppio della centrale atomica. Le cure sono in genere affidate ai medici dell'Ospedale "Santa Chiara" di Pisa. Inoltre raccogliamo risorse per sostenere gli studi di bambini le cui famiglie, per povertà, non possono sostenere le spese. Lo stesso facciamo per gli orfani e gli abbandonati in genere. Ogni Tuo gesto sarà gradito.

Alcune migliaia di bambini Bielorussi, in questi anni della nostra attività iniziata nel 1994, sono riusciti, grazie a Voi, a fare le vacanze in Italia. Li abbiamo tutti nei nostri occhi, sono facce gioiose, allegre, spensierate e … tristi. Qualcuna non c’è più. La malattia che volevano esorcizzare li ha rapiti. Abbiamo davanti agli occhi un bambino DENIS MINENKOV – nato in uno dei villaggi più colpiti dalla nube radioattiva, CHECHERSK. Giunse in Italia pieno di vita ma, l’ombra di CHERNOBYL si era annidata nel suo cervello. Operato all’Ospedale “BAMBIN GESU’ “ di Roma … inutilmente, il male era in profondità ed aveva, ormai, leso organi vitali. Fu riaccompagnato dai genitori in Bielorussia poiché, secondo i medici, aveva poco da vivere, uno o due mesi al massimo. DENIS non si arrese e, passati alcuni mesi, chiese alla sua MAMMA italiana di farlo venire in Italia. Scese all’aeroporto di Pisa … un fantasma … una tragica marionetta alla quale erano stati spezzati i fili. La sua permanenza fu un calvario tra l’Ospedale di Pisa e la sua MAMMA italiana, ma le sue gambe non avevano più forza, la sua enorme testa, troppo, troppo grossa per il suo piccolo corpo….. la luce dei suoi occhi si stava spegnendo. DENIS è morto dopo un mese dal suo ritorno in Bielorussia. Il ricordo è confortato dal pensiero rivolto a tutte le famiglie che hanno accolto e stanno accogliendo tanti bambini e li hanno amati e li amano come fossero loro figli. Non sapremo mai quanti “Denis” hanno potuto evitare la morte, forse uno, due, dieci, oppure nessuno, non importa, vostro è il merito di avere almeno tentato. E un GRAZIE grande, grande, appena più piccolo della vostra generosità.

Il Presidente Giov. Carlo Rovai

 

 

 

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... tutti coloro che fanno parte delle famiglie ospitanti, delle famiglie la cui candidatura è stata accettata e dai familiari dei bambini accolti.

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